10 cose da fare a Lanciano a Pasqua
1) Assistere il Giovedì Santo, mentre la popolazione è impegnata nel rito dei Sepolcri e la visita alle chiese della Città, alla processione dei confratelli dell’Arciconfraternita della Morte e Orazione di San Filippo Neri, che col volto coperto da un cappuccio nero, come nera è la tunica che indossano, con un incedere mesto e lento illuminato dalle fiaccole accompagnano, insieme alla banda che suona il Miserere del musicista Francesco Masciangelo, uno dei membri del sodalizio, scelto per antica consuetudine dal Priore, il quale rinnovando il gesto di Simone di Cirene, scalzo accolla la croce di legno percorrendo le vie della città.
2) Assistere alla processione del Venerdì Santo, aperta dall’alto e caratteristico vessillo dell’Arciconfraternita, la cosiddetta “pannarola”, che si svolge con i confratelli e le consorelle del Pio Sodalizio che a capo scoperto fanno ala al Cireneo che accolla la croce, e portano a spalla i tradizionali simboli della passione, le statue delle tre Marie e infine del Cristo Morto, il veneratissimo simulacro la cui epoca e origine è ammantata da un velo di leggenda e di mistero.
3) Ascoltare le commoventi noti del Miserere di Masciangelo che accompagna la processione unitamente al tradizionale crepitare delle raganelle, unici suoni, che al passaggio del corteo, rompono il silenzio della solenne processione del Venerdì Santo
4) Assistere all’“Incontro dei Santi” che avviene sulla piazza del Plebiscito, al mezzogiorno della domenica di Pasqua (si ripete anche il martedì dopo Pasqua) e vede protagonisti i tre simulacri di Gesù, Maria e San Giovanni, trasportati ciascuno dai membri di una confraternita, che si fanno reciproci inchini, in una sorta di reciproco saluto.
Per tre volte il gruppo dei confratelli di SS. Simone e Giuda, che portano la statua di San Giovanni, si muove avanti e indietro per tentare di convincere la Madonna, trasportata dai membri della Confraternita del Santissimo Rosario, che il Cristo è davvero risorto ma solo all’ultimo tentativo e alla “vista” del Salvatore, la cui statua viene accollata dai Confratelli dell’Arciconfraternita di Maria Santissima della Pietà e Concezione, la statua viene privata del mantello nero e, vestita di bianco e verde, corre tra il volo dei colombi e il suono delle campane verso la statua del Redentore.
5) Visitare il Miracolo Eucaristico presso la Chiesa di San Francesco, il più antico Miracolo Eucaristico riconosciuto dalla Chiesa Cattolica, essendo avvenuto, secondo quanto tramandato dalla tradizione intorno all’anno 700.
Un monaco Basiliano, dubitando durante la celebrazione della messa della presenza di Gesù nell’Eucaristia vide, tra le sue mani le specie eucaristiche mutarsi in carne e sangue.
6) Visitare la Cattedrale della Madonna del Ponte con le volte e la cupola affrescate da Giacinto Diano che eseguì anche i dipinti delle lunette e due pale d’altare tra il 1787 e il 1793.
Ai lati del presbiterio si trovano, a sinistra La regina di Saba e il re Salomone realizzata nel 1806 dall’artista Giuseppangelo Ronzi di Penne, mentre a destra, distrutta da un incendio nel 1933 l’opera originale Davide e Abigail essa è stata sostituita da un dipinto di analogo soggetto ispirato a quello perduto realizzato dal pittore Francesco De Vincentiis di Chieti.
Nella nicchia sull’altare maggiore sta la venerata immagine in terracotta della Vergine col Bambino, opera della metà del ‘400, epoca in cui la devozione popolare, aumentata nel corso dei secoli, fece sì che dalla piccola edicola con l’immagine della Vergine, ricavata in uno dei merli costruiti a difesa del ponte che nel medioevo collegava il fosso della Pietrosa congiungendo il centro urbano al prato della Fiera, per successivi ampliamenti della piccola edicola, si arrivasse, nel 1443, alla costruzione della prima cappella che andò ad occupare il ponte medievale in tutta la sua larghezza.
7) Visitare il Ponte di Diocleziano, maestosa struttura sulla quale nel corso dei secoli è stata edificata, a seguito di numerosi lavori di ampliamento, la Cattedrale e il sottostante Auditorium Diocleziano; suggeriamo una passeggiata su via dei Bastioni per apprezzare la maestosità dei due monumenti
8) Passeggiare per i vicoli di Lanciano Vecchio partendo da Piazza Plebiscito lungo via dei Frentani passando per Palazzo del Capitano, la Torre di San Giovanni, la Chiesa di S. Agostino, la cappella detta "di Ricciarella", le botteghe medievali, la chiesa e la porta di San Biagio fino a tornare in piazza passando lungo via dei Bastioni
9) Passeggiare da Piazza Garibaldi verso via Garibaldi salendo dalle Chiese di San Nicola e San Rocco, passando per Santa Maria Maggiore, Largo dell'Appelo con il Museo Diocesano, e fino ad arrivare alle Torri Montanare
10) Assaggiare i tradizionali dolci di Pasqua (cuori, pupe e cavalli) e i fiadoni